A volte le parole sono fredde, scritte su un foglio bianco che lentamente prende colore...lentamente l'inchiostro le riscalda, l'inchiostro che nemmeno il tempo potrà cancellare....

sabato 16 dicembre 2006

Eccomi a casa

Eccomi a casa
tra l'odore di fritto non ancora sbiadito
tra qualche libro, e la rabbia di un eroe sconfitto
Eccomi ancora tra frasi appassite
che non chiedono altro di essere raccontate
sotto un lume si tingono di candide spade

Palazzi e terra spaccata
non c'è lava che io possa bruciare
non c'è cratere che io possa scavare
non c'è quel calore che ti rende penetrabile
tutto è in quiete
Niente si muove se non quell'istinto primordiale
lo sento dalle narici
fiuto quell'orribile mistero
che non riesco a ricordare
E veloce scappo
una pedalata
due e tre
fermo
lascio che le ruote girino
e girano, ed io insieme a loro
in questa striscia di seta
di carta argentata

Eccomi a casa
con gli occhi chiusi ma che vedono meglio
in quelle immagini insinuate nel sogno
tra quei cavalli tinti di giglio
E tu continui a dire che sono solo fantasie
Dove sei?
Ti vedo
Ti sento
ma non posso toccarti
e allora si che non hanno piu' alcun senso le poesie

Rumore nelle orecchie
umidità sulla vecchio intonico
eccomi a casa

1 commento:

sarè ha detto...

se è me ke cerki,sai ke ci sono...